Giacomo Leopardi sarà il protagonista di #LeopardiTw: un gioco di social reading alla scoperta dal lato umano del grande poeta. Dal 19 aprile al 5 maggio, su Betwyll e su Twitter.
Maddalena Santacroce (@maddamoon) – Dopo un’esperienza quasi decennale come redattrice all’interno del GruppoRaffaello, ha iniziato a insegnare nella scuola secondaria di secondo grado e a scrivere testi scolastici. La passione per il mondo classico l’ha portata a contribuire a interessanti iniziative di Archeoclub d’Italia.
Dal 19 aprile al 5 maggio leggiamo e commentiamo insieme sulla app Betwyll e su Twitter una selezione di lettere e opere del poeta di Recanati, attraverso un progetto di social reading ideato da Maddalena Santacroce – attualmente docente di Lettere presso il Liceo C. Rinaldini di Ancona – in Creative Commons con il metodo TwLetteratura e in collaborazione con Casa Leopardi. Scarica la app su cellulare o tablet, fai pratica con il tutorial “Inizio a usare Betwyll” e scrivi i tuoi commenti ai testi interagendo con gli altri lettori della community oppure segui l’hasthag #LeopardiTw su Twitter.
Perché parlare di Leopardi?
Per il senso che seppe dare alla sua vita come risposta alla desolante consapevolezza di un destino di infelicità, qual è quello dell’uomo, quindi come modello per i giovani di oggi in cerca di un senso all’interno di una società quanto mai spersonalizzante e “liquida”. Per la sua straordinaria modernità, a partire dal quindicesimo verso dell’Infinito, che contiene il naufragio nell’oltre per forza d’immaginazione e che, rompendo la tradizione dei 14 versi del sonetto, segna il superamento della “siepe” costituita da secoli di tradizione metrica e stilistica della poesia (come scrive anche Alessandro D’Avenia ne L’arte di essere fragili).
La finalità di questa riscrittura è quella di accostare i lettori innanzitutto all’uomo Leopardi, al poeta che amò la vita e che fu sempre alla ricerca di affetti e umanità a partire dal nucleo famigliare, dove certi valori sembrerebbero scontati. Per questo ci aiuteranno il ritratto di S. Ferrazzi (XIX secolo) – immagine guida del progetto – e alcune epistole scelte tra le 931 lettere che ci sono rimaste. Numerosi sono i destinatari di questo immenso epistolario: tra le lettere più significative ci sono quelle – numerosissime – indirizzate al conte Monaldo, che testimoniano la complessità del rapporto con il padre e al contempo il profondo affetto che Giacomo nutriva per lui. Va detto che le lettere di Leopardi – a differenza di altri autori contemporanei – restano riservate a un ambito strettamente personale e sono caratterizzate da un discorso piano e diretto, affabile e disteso.
Quali opere scegliere?
Dovendo operare una scelta tra l’immensa produzione dell’autore ci siamo ricordati di quanto scrisse Italo Calvino nella Leggerezza a proposito del poeta di Recanati.
“La luna, appena s’affaccia nei versi dei poeti, ha avuto sempre il potere di comunicare una sensazione di levità, di sospensione, di silenzioso e calmo incantesimo. In un primo momento volevo dedicare questa conferenza tutta alla luna: seguire le apparizioni della luna nelle letterature di ogni tempo e paese. Poi ho deciso che la luna andava lasciata tutta a Leopardi. Perché il miracolo di Leopardi è stato togliere al linguaggio ogni peso fino a farlo assomigliare alla luce lunare. Le numerose apparizioni della luna nelle sue poesie occupano pochi versi ma bastano a illuminare tutto il componimento di quella luce o a proiettarvi l’ombra della sua assenza”.
Per questo proponiamo la lettura di alcuni Canti e di un’operetta, legati dalla presenza di questo magico corpo celeste.
Il percorso si concluderà con La ginestra, testamento spirituale del poeta che invita gli uomini a unirsi in social catena per affrontare con consapevolezza e dignità le avversità che quotidianamente mettono alla prova l’umanità, e con il suo idillio più famoso e conosciuto, L’Infinito, scelto come omaggio alla terra marchigiana – duramente colpita dal sisma – al cui paesaggio Leopardi si ispirò.
#LeopardiTw: il gioco
La selezione di testi scelti per #LeopardiTw è già online su Betwyll, la nostra app per il social reading, dove sarà possibile leggerli e commentarli con il metodo TwLetteratura: brevi messaggi di 140 caratteri con osservazioni e suggestioni personali ispirate dal testo e accompagnate dall’hashtag del giorno, secondo il calendario di lettura condiviso qui riportato.
- Il ritratto di Giacomo Leopardi di S. Ferrazzi | 19 aprile (#LeopardiTw/01)
- Epistola n. 63 a Pietro Giordani | 20 aprile (#LeopardiTw/02)
- Epistola n. 123 a Monaldo Leopardi | 21 e 22 aprile (…/03)
- Epistola n. 616 ad Antonietta Tommasini | 23 e 24 aprile (…/04)
- Epistola n. 856 ad Antonio Ranieri ed epistola n. 934 a Monaldo Leopardi | 25 aprile (…/05)
- La sera del dì di festa | 26 aprile (…/06)
- Alla luna | 27 aprile (…/07)
- Canto notturno di un pastore errante dell’Asia | 28 e 29 aprile (…/08)
- Il tramonto della luna | 30 aprile (…/09)
- Dialogo della Terra e della Luna | 1 e 2 maggio (…/10)
- La ginestra | 3 e 4 maggio (…/11)
- L’Infinito | 5 maggio (…/12)
Maddalena Santacroce (@maddamoon) – Dopo un’esperienza quasi decennale come redattrice all’interno del GruppoRaffaello, ha iniziato a insegnare nella scuola secondaria di secondo grado e a scrivere testi scolastici. La passione per il mondo classico l’ha portata a contribuire a interessanti iniziative di Archeoclub d’Italia.
Con il metodo TwLetteratura è possibile leggere e commentare collettivamente contenuti culturali attraverso Betwyll e Twitter.
TwLetteratura è il nome del metodo con cui, sfruttando le potenzialità di comunicazione diretta e interazione offerte dai social network, proponiamo la lettura di opere della letteratura, delle arti e della cultura e la loro divulgazione. Questa metodologia è stata sperimentata a partire da gennaio 2012 da Paolo Costa, Edoardo Montenegro e Pierluigi Vaccaneo, attorno ai quali si è aggregata una comunità vasta e fidelizzata di diverse migliaia di appassionati e alcune centinaia di ‘riscrittori’ regolari.
La comunità sceglie un libro, lo legge e lo commenta – un capitolo alla volta, in base a un calendario condiviso – ‘riscrivendolo’ su Betwyll (la app per il social reading di TwLetteratura) o su Twitter. Ciascun utente propone la sua interpretazione in forma di twyll e/o tweet (uno o molti, a seconda dell’ispirazione): la riscrittura può essere parafrasi, variazione, commento, libera interpretazione, nonché essere associata a media diversi da quello originale (video, canzoni, disegni). L’uso di registri stilistici differenti – secondo il modello dell’Oulipo – permette di sperimentare infinite combinazioni di decostruzione e ricostruzione del testo di partenza, un sistema di micro-testi prodotti dalla comunità (commentari) in relazione con l’opera di partenza e fra di loro (perché ogni tweet si presta a sua volta a repliche, commenti, aggiunte). Betwyll è l’app di TwLetteratura che permette di applicare tale metodologia in un ambiente più riservato, dove l’utente trova nello stessa schermata il testo da commentare e lo spazio per i commenti, propri e altrui. In questo caso, l’utente propone la sua interpretazione sotto forma di twyll e i progetti a cui l’utente partecipa possono anche essere riservati a un gruppo chiuso di utenti (gli alunni di una classe, gli studenti di un corso universitario, i dipendenti di un’azienda, i partecipanti a un corso di aggiornamento).
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