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La bottega dello storico: l'incoronazione di Carlo Magno





Lo Storico è lo scienziato che si occupa  di scrivere la storia degli avvenimenti che hanno coinvolto l’umanità. Come fa? Come lavora uno storico? Innanzitutto va chiarito che lo storico scrive la sua interpretazione dei fatti basandosi sulle fonti storiche. Il procedimento si articola in cinque fasi:
  1. Si ricercano le fonti  
  2. Si analizzano le fonti e si stabilisce se sono vere o false 
  3. Si catalogano documenti e reperti, si determina la loro provenienza e se ne propone una datazione. 
  4. Si confrontano le fonti 
  5. Si collocano i fatti in ordine cronologico e se ne propone un'interpretazione. raccontano.

25/12/800: L'incoronazione di Carlo Magno, un confronto tra le fonti 

a cura di Camilla Galeazzi e Kevin Paoltroni

L’evento dell’incoronazione è ampiamente documentato, ma sul modo in cui questa avvenne le fonti presentano per ognuna sfumature e particolarità di notevole interesse.
Dell’incoronazione imperiale possediamo sei diversi resoconti. Quattro di questi possono essere definiti documenti ufficiali, che intendono cioè proporre la descrizione considerata come valida e autentica da una autorità: tre cronache di parte imperiale, redatte nell’801, nell’803 e nell’811, e la biografia di Leone III redatta nell’816 per il Liber pontificalis.
Fra l’810 e l’814 fu scritta la cronaca del monaco bizantino Teofane, che si basava su testimonianze indirette. Più tarda, essendo stata scritta verso l’835, è la Vita Karoli di Eginardo (770-840), uno degli uomini di cultura che frequentavano la corte di Carlo e che fu certamente presente all’incoronazione.
Queste fonti differiscono in diversi particolari, tutti piuttosto importanti.

Dobbiamo prima di tutto ricordare due fatti che precedono l’incoronazione.Nell’agosto 797 l’imperatore bizantino Costantino VI fu deposto dalla madre Irene, che assunse il titolo di imperatore. La seconda cronaca imperiale (gli Annali di Lorsch dell’803) è l’unica a segnalare questa congiura, precisando che i greci erano perciò governati da un’ imperatrice femmina. Gli Annali suggeriscono che il trono non poteva essere occupato da una donna e che perciò andava considerato vacante. Fu per questo motivo che il papa Leone pensò di trasferire a Carlo la corona. Ma già nell’802 Irene era stata a sua volta deposta; con l’avvento di Niceforo I l’anomalia denunciata dagli Annali di Lorsch era venuta meno.
Più importante è il secondo fatto. Nell’aprile 799 una parte dell’aristocrazia romana si era sollevata contro il papa Leone III, costringendolo a compiere un lungo viaggio fino alla Sassonia, presso Carlo Magno. Il sovrano lo fece riaccompagnare da una buona scorta a Roma; qui fu giudicato da una commissione di vescovi e conti e assolto dalle accuse di costumi immorali e spergiuro. Un anno dopo, alla fine di novembre dell’800, Carlo venne a Roma, con l’autorità che gli derivava dall’essersi posto come arbitro fra il papa e i suoi nemici.

Confronto tra gli Annales regni Francorum e il Liber pontificalis. 

Solo i primi dicono che l’imperatore appena incoronato fu adorato secondo il costume degli antichi principi. È evidente che qui ci si riferisce alla cerimonia bizantina dell’incoronazione: il patriarca di Costantinopoli consegnava la corona e poi si prosternava di fronte all’imperatore. Le due fonti riportano l’identica formula di acclamazione da parte del “popolo romano”, rappresentato dal clero e dalle grandi famiglie riunite nella basilica: Carlo è incoronato da Dio. Il Liber opera però un distacco più netto fra l’incoronazione e l’acclamazione; Carlo si è messo al servizio della chiesa e del suo capo e il papa lo ricompensa con la corona e l’unzione.

Se il resoconto del Liber è quello più esatto, si capisce bene il disappunto di Carlo riferito da Eginardo. Il sovrano era venuto a Roma per sanzionare solennemente l’assoluzione di Leone III, ma il papa dava ora l’impressione di essere tornato padrone della situazione. Anche il ruolo tenuto dal “popolo romano” non era tale da piacere a Carlo, che avrebbe preferito essere acclamato dall’esercito dei franchi. Nell’813 Carlo Magno incoronò personalmente il figlio Ludovico ad Aquisgrana e alla presenza dei capi franchi.
                                                                 





Adesso possiamo guardarci un bel documentario. Ma prima dei divertenti compiti di Latino: La versione Due Corone Per Due Imperatori racconta di un'altra incoronazione. Quella di Luigi/Ludovico I, detto il Pio, unico figlio sopravvissuto a Carlo.


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