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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Cos’è la Nuova via della seta e perché è così importante

Annunciata nel 2013 dal presidente cinese  Xi Jinping  e promossa sin dalle prime battute dal primo ministro Li Keqiang nel corso di diversi viaggi in Europa e Asia, la Nuova via della seta è presentata dal governo cinese come il primo passo per “rinforzare la connettività regionale e costruire un radioso futuro condiviso”, come dichiarato nel  marzo 2015 dall’agenzia di stampa  Xinhua . La Nuova via della seta richiama, nel suo stesso nome, l’epoca d’oro degli scambi nei grandi spazi euroasiatici, l’era delle carovane che attraversando Siria, Iran e Asia Centrale consentivano il commercio tra il bacino del Mediterraneo e la Cina.  Risulta, al tempo stesso, una strategia, un cambio di paradigma e, a suo modo, un auspicio.  Continua a leggere su Cos’è la Nuova via della seta e perché è così importante (da occhidellaguerra.it) Le rotte della Nuova via della Seta (Alberto Bellotto) Il nome apparve per la prima volta nel 1877, quando il geografo tedesco Fer

La strada verso Ravenna. Alla maniera dei Longobardi

Gli abiti hanno sempre avuto una funzione comunicativa, non si può però parlare di moda prima del Basso Medioevo, quando colori e modelli diventano anche una questione industriale. Solo dopo il 1200 si può parlare di moda, ai tempi di Autari e Droctulft  si può parlare solo di modi di vestire. L’incontro tra Romani e barbari porrà tre novità: il blu, le brache, le pellicce. I Romani erano “ciechi” al blu, non lo usavano, non lo apprezzavano, persino gli occhi azzurri risultavano inquietanti. Le brache sono un indumento di genere. Potevano indossarle solo gli uomini; la loro diffusione è segno dell’accettazione del modello barbarico. Le pellicce piacciono molto, ma solitamente non vengono esibite, ma nascoste all’interno degli abiti, perché, per la morale cristiana, la pelliccia non distingueva bene la differenza tra uomini e animali che è stata voluta al momento della Creazione. È un segno di accettazione parziale del modello barbarico. I LONGOBARDI E LA LORO CULTUR

I DUCATI LONGOBARDI

TAGINA A.D. 552 Totila attraversa il fronte a cavallo. Incoraggia in lingua tedesca i suoi Goti, ma parla anche alle truppe bizantine, che in buon parte erano composte dai Longobardi assoldati da Narsete. PAVIA A.D. 572 I Longobardi erano ritornati in Italia con intenzioni bellicose tre anni prima e non avevano trovato nessuno che si opponesse loro. Alboino, il re, era il solo il capo della spedizione, non aveva potere sulle fare; aveva nominato un solo duca, Gisulfo, figlio di suo fratello e suo personale scudiero (marpahis). Lo aveva collocato a Cividale per impedire l'accesso in Italia agli altri popoli, in particolare per sbarrare la strada agli Avari. Gisulfo pare avesse accettato l'incarico solo a patto di avere con sé della fare scelte da lui e... le migliori cavalle. Nel 572, quando cade Pavia, la fase della conquista rapida può dirsi conclusa. Il Regno si configura subito come una struttura debole e e con ducati fortemente autonomi, d'altra parte la policent

Padre Alex Zanotelli: dalle missioni in Africa al rione Sanità di Napoli

https://youtu.be/e653nZ1J8Mc?t=2737  Aereo caduto in Etiopia Alex Zanotelli: UNA CONTRO-BIOGRAFIA DI Carlo Franza Padre Alex Zanotelli:  dalle missioni in Africa al rione Sanità di Napoli «Dono la mia pensione, vivo di offerte. Voto, ma è una sofferenza. Quando Andreotti e Craxi mi fecero cacciare da Nigrizia» di  Stefano Lorenzetto Padre Alex Zanotelli shadow 0 3834 Padre Alex Zanotelli non festeggia i compleanni, quindi l’unico regalo che si aspetta per i suoi 80 anni – fra due settimane, il 26 agosto – è un «campo biblico», che non so cosa sia ma di sicuro non sembra una torta con le candeline. Dopo una vita trascorsa in Africa, dal 2004 fa il missionario al rione Sanità di Napoli, più noto per la camorra che per aver dato i natali a Totò. Il comboniano abita in un bugigattolo annesso al campanile della basilica di Santa Maria della Sanità, tre stanze di 6 metri quadrati, una sopra l’altra, collegate da una scala a chiocciola ripida e stret

Italia

La strada verso Ravenna

Il lavoro su Droctulft è concluso. Siamo anche andati sul posto a verificare le nostre congetture.  Le nostre fatiche sono state raccolte nell'e-book "Il guerriero illuminato" e sintetizzate nella  prezi  omonima e nelle presentazioni associate. Potete consultarle tutte. Fateci pervenire commenti e correzioni. Ad Maiora. Ringraziate i vostri vecchi colleghi che hanno fatto il grosso del lavoro. Oggi Cecila, Clara, Angelica e gli altri sono in vista della laurea, ma ricordano ancora la loro inchiesta e sono felici che voi possiate studiare sui loro scritti. Scaricate la dispensa Il guerriero illuminato  e (è un consiglio) stampatela. Ovviamente ci sarà una verifica giovedì 28. Buon divertimento, che non c'è una storia più bella di questa. Il guerriero illuminato by Michele Mazzieri