Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2019

Compito per le vacanze

Compiti non ne avete, ma non potete dimenticarvi tutto anche quest'anno, perché in terza dovete ancora sapere tradurre. Prima di iniziare la scuola è necessario il ripasso di tutte le regole e strutture  grammaticali studiate quest'anno. Se avete voglia di leggere perché non scegliere questo? Sarebbe un buon modo per divertirsi e tenere in esercizio la lingua. Il libro si intitola:  Commentarii de Inepto Puero (Diary of a Wimpy Kid Latin edition)  di Jeff Kinney  è la traduzione latina del Diario di una schiappa. Dovreste essere in grado di capirlo ormai, specialmente se avete l'edizione italiana a disposizione. Buone vacanze

Un padre dell'Europa

La bottega dello Storico. Un po' di Epigrafia

Sepolcro di infante - Ravenna Sant'Apollinare in Classe  Ravenna Sant'Apollinare in Classe Grazioso † (784 - 23 febbraio 789 deceduto) - Ravenna Sant'Apollinare in Classe Lapide di Ottone III di Sassonia (980 – Faleria , 23 gennaio 1002) Re d'Italia e di Germania dal 983 al 1002 e imperatore del Sacro romano impero dal 996. Firenze - Santa Croce

La bottega dello storico: l'incoronazione di Carlo Magno

Lo Storico è lo scienziato che si occupa  di scrivere la storia degli avvenimenti che hanno coinvolto l’umanità. Come fa? Come lavora uno storico? Innanzitutto va chiarito che lo storico scrive la sua interpretazione dei fatti basandosi sulle fonti storiche. Il procedimento si articola in cinque fasi: Si ricercano le fonti   Si analizzano le fonti e si stabilisce se sono vere o false  Si catalogano documenti e reperti, si determina la loro provenienza e se ne propone una datazione.  Si confrontano le fonti  Si collocano i fatti in ordine cronologico e se ne propone un'interpretazione. raccontano. 25/12/800: L'incoronazione di Carlo Magno, un confronto tra le fonti  a cura di Camilla Galeazzi e Kevin Paoltroni L’evento dell’incoronazione è ampiamente documentato, ma sul modo in cui questa avvenne le fonti presentano per ognuna sfumature e particolarità di notevole interesse. Dell’incoronazione imperiale possediamo sei diversi resoconti. Quattro di

L'Europa feudale

Quando Carlo e poi Ludovico, Lotario e gli altri discendenti cinsero le corone imperiali non sciolsero gli antichi regni: Il Regno dei franchi era diviso in tre reami: Austrasia, Neustria, Borgogna a cui si aggiungeva l'Aquitania, da sempre regione autonoma. Poi c'era il il più prestigioso di tutti, il Regno d'Italia, i cui sovrani, da Teoderico a Napoleone, portavano sul capo la leggendaria corona ferrea . Carlo aveva strappato il Regno d'Italia ai Longobardi, ma esso mai sarà fuso con i Regni Franchi .  Dunque l'Impero non fu concepito come una somma di regni ma come una realtà superiore che li univa, senza annullare le differenze etniche. In questo quadro articolato i territori furono suddivisi in ca. 500 distretti:  Contee, governate dai Conti , che in nome, del Re dovevano risolvere i problemi giudiziari, politici e amministrativi (dovevano tenere almeno tre placiti l'anno). Essi inoltre dovevano allestire e condurre l'esercito della contea

Primo: "Musulmano" si scrive con una sola S

Quali sono le differenze tra sceiccato, emirato, califfato, Imam che sono comunque parole che indicano una guida nel mondo islamico?In questa ricostruzione ci aiuta il blog dubaiblog.it CALIFFO Califfo  (in arabo: خليفة,  khalīfa ) è il termine impiegato per indicare il “Vicario” o “Successore” di Maometto alla guida politica e spirituale della Comunità islamica ( Umma ). I Califfati furono diversi. I primi quattro “successori dell’Inviato di Dio” sono chiamati ortodossi dall’Islam (il termine arabo è quello di rāshidūn). Essi regnarono da Medina e furono: 1. Abū Bakr (632 – 634) 2. ‘Umar ibn al-Khattāb (634 – 644) 3. ‘Uthmān ibn ‘Affān (644 – 656) 4. ‘Alī ibn Abī Tālib (656 – 661) I califfi successivi, della dinastia omayyade-sufyanide di Damasco, debbono il loro nome al loro clan meccano di provenienza, quello dei Banū Umayya e alla kunya del padre del loro primo esponente. Essi furono: 1. Mu’āwiya ibn Abī Sufyān (661 – 680) 2. Yazīd ibn Mu’āwiya (680 – 683)

Cos’è la Nuova via della seta e perché è così importante

Annunciata nel 2013 dal presidente cinese  Xi Jinping  e promossa sin dalle prime battute dal primo ministro Li Keqiang nel corso di diversi viaggi in Europa e Asia, la Nuova via della seta è presentata dal governo cinese come il primo passo per “rinforzare la connettività regionale e costruire un radioso futuro condiviso”, come dichiarato nel  marzo 2015 dall’agenzia di stampa  Xinhua . La Nuova via della seta richiama, nel suo stesso nome, l’epoca d’oro degli scambi nei grandi spazi euroasiatici, l’era delle carovane che attraversando Siria, Iran e Asia Centrale consentivano il commercio tra il bacino del Mediterraneo e la Cina.  Risulta, al tempo stesso, una strategia, un cambio di paradigma e, a suo modo, un auspicio.  Continua a leggere su Cos’è la Nuova via della seta e perché è così importante (da occhidellaguerra.it) Le rotte della Nuova via della Seta (Alberto Bellotto) Il nome apparve per la prima volta nel 1877, quando il geografo tedesco Fer

La strada verso Ravenna. Alla maniera dei Longobardi

Gli abiti hanno sempre avuto una funzione comunicativa, non si può però parlare di moda prima del Basso Medioevo, quando colori e modelli diventano anche una questione industriale. Solo dopo il 1200 si può parlare di moda, ai tempi di Autari e Droctulft  si può parlare solo di modi di vestire. L’incontro tra Romani e barbari porrà tre novità: il blu, le brache, le pellicce. I Romani erano “ciechi” al blu, non lo usavano, non lo apprezzavano, persino gli occhi azzurri risultavano inquietanti. Le brache sono un indumento di genere. Potevano indossarle solo gli uomini; la loro diffusione è segno dell’accettazione del modello barbarico. Le pellicce piacciono molto, ma solitamente non vengono esibite, ma nascoste all’interno degli abiti, perché, per la morale cristiana, la pelliccia non distingueva bene la differenza tra uomini e animali che è stata voluta al momento della Creazione. È un segno di accettazione parziale del modello barbarico. I LONGOBARDI E LA LORO CULTUR

I DUCATI LONGOBARDI

TAGINA A.D. 552 Totila attraversa il fronte a cavallo. Incoraggia in lingua tedesca i suoi Goti, ma parla anche alle truppe bizantine, che in buon parte erano composte dai Longobardi assoldati da Narsete. PAVIA A.D. 572 I Longobardi erano ritornati in Italia con intenzioni bellicose tre anni prima e non avevano trovato nessuno che si opponesse loro. Alboino, il re, era il solo il capo della spedizione, non aveva potere sulle fare; aveva nominato un solo duca, Gisulfo, figlio di suo fratello e suo personale scudiero (marpahis). Lo aveva collocato a Cividale per impedire l'accesso in Italia agli altri popoli, in particolare per sbarrare la strada agli Avari. Gisulfo pare avesse accettato l'incarico solo a patto di avere con sé della fare scelte da lui e... le migliori cavalle. Nel 572, quando cade Pavia, la fase della conquista rapida può dirsi conclusa. Il Regno si configura subito come una struttura debole e e con ducati fortemente autonomi, d'altra parte la policent

Padre Alex Zanotelli: dalle missioni in Africa al rione Sanità di Napoli

https://youtu.be/e653nZ1J8Mc?t=2737  Aereo caduto in Etiopia Alex Zanotelli: UNA CONTRO-BIOGRAFIA DI Carlo Franza Padre Alex Zanotelli:  dalle missioni in Africa al rione Sanità di Napoli «Dono la mia pensione, vivo di offerte. Voto, ma è una sofferenza. Quando Andreotti e Craxi mi fecero cacciare da Nigrizia» di  Stefano Lorenzetto Padre Alex Zanotelli shadow 0 3834 Padre Alex Zanotelli non festeggia i compleanni, quindi l’unico regalo che si aspetta per i suoi 80 anni – fra due settimane, il 26 agosto – è un «campo biblico», che non so cosa sia ma di sicuro non sembra una torta con le candeline. Dopo una vita trascorsa in Africa, dal 2004 fa il missionario al rione Sanità di Napoli, più noto per la camorra che per aver dato i natali a Totò. Il comboniano abita in un bugigattolo annesso al campanile della basilica di Santa Maria della Sanità, tre stanze di 6 metri quadrati, una sopra l’altra, collegate da una scala a chiocciola ripida e stret