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La città 3 - Il paesaggio urbano

il volto di una città è l'espressione  1) delle funzioni urbane, che analizzeremo tra due lezioni, e 2) delle relazioni tra la città e l'ambiente, che , in una parola sola chiamiamo paesaggio urbano.



Secondo gli studi di Toschi, massimo geografo italiano delle città, il paesaggio urbano può essere colto in tre tappe:

- attraverso la pianta della città
- attraverso la differenziazione interna
della città
- attraverso l'analisi delle cellule urbane,
dei quartieri e delle aree funzionali della città




la pianta della città
offre un considerevole insieme di significati geografici, a partire dall'adattamento al terreno, ai venti al clima etc... essa racconta anche la storia e la natura della città. Per esempio nell'Alto medioevo le città avevano una pianta lineare (se nascevano su una strada o una via fluviale), una pianta a irregolare (quando nasceva su un'altura) o una pianta a pettine (se nasceva in prossimità di una specchio d'acqua). Dal Basso Medioevo in avanti , quando le città ricominciano a crescere, si trovano piante ortogonali o composite.
Anche se ogni città ha una storia e quindi una pianta originale <fermatevi e provate a immaginare che pianta avrà la città di Ancona>, tuttavia si tende a far rientrare le piante delle città in quattro modelli fondamentali.

1) a pianta ortogonale: con strade che si intersecano a 90° sulla base di un cardine e di un decumano massimo, secondo il modello urbanistico greco e romano

2) a pianta radiocentrica: nelle quali le strade si dipartono a raggiera da un punto centrale

3) a pianta libera: che non rispondono nessun disegno, ma si adeguano ai fattori naturali

4) a pianta composita: che si compongono di sezioni diverse con diversi tipi di piante.



<esercizio: individuare sulla mappa di google almeno una città per ogni tipo di pianta>


lo sviluppo della città
Lo la geografia, scriveva Hartshorne, è la  "scienza della differenziazione spaziale", cioè dovrebbe spiegare perché un luogo differisca da un altro. Ecco che, per lo studio delle città, dobbiamo affrontare la differenziazione interna: dovremo scomporre la città in moduli e esaminare di ognuno la forma e le funzioni.
Non è difficile individuare i quartieri, tanto le città possono svilupparsi solo in tre modi: radiale, settoriale nucleare. il disegno che il docente sta facendo sulla lavagna di antracite mi sembra chiaro


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