https://www.raiplay.it/video/2017/03/Il-tempo-e-la-Storia---La-nascita-della-lingua-italiana-del-13032017-a63a8cc8-b540-4a85-876d-d26a4d23afd7.html Tra latino e italiano: i primi documenti in volgare (da Luzappy.eu e altri) La frantumazione politica dell’Impero romano non distrusse la cultura latina, intesa qui come lingua quotidiana; aggiunse invece elementi nuovi, per trasformare sempre più, nonostante la volontà frenante della scuola e dei grammatici, il sistema linguistico. Anche i Longobardi furono veicolo di novità, fin quando nel 774 Carlo Magno li sconfisse, per poi rifondare l’impero, volendo ricomporre l’unità politica, religiosa, culturale (e, perciò, linguistica). Ma una lingua non si impone; il popolo, disperso nelle campagne dei feudatari o accolto nelle corti, continuò a sentire sempre più incomprensibile il latino, che proprio per la riforma carolingia, diventava «altra lingua» rispetto a quella parlata dalle masse ed ormai era soltanto la lingua ufficiale
http://www.youtube.com/watch?v=k2sYIIjS-cQ
RispondiEliminaOBAMA
RispondiEliminaBeyoncé prende carta e penna e scrive. Non una canzone o una lettera qualunque: il destinatario è Barack Obama. La cantante ha voluto così dare il suo contributo e unirsi al marito Jay-Z per la spinta finale al leader democratico in vista delle elezioni. In una lettera aperta ha espresso in maniera toccante tutto il suo rispetto, nonché la sua adorazione, per il presidente. Nel messaggio, pubblicato sul suo sito web, la cantante ha scritto: "Presidente Obama, ogni giorno vediamo il suo cuore e carattere che ispirano tutti noi a fare di più. Lei è il leader che deve portarci da dove siamo a dove dobbiamo essere. E' il motivo per cui mia figlia e nipote cresceranno sapendo che potranno effettivamente essere tutto ciò che vogliono essere. Tutto il mio rispetto e la mia adorazione, Beyoncé". La cantante, aveva scritto una nota simile per la moglie del politico americano, Michelle Obama, definendola un modello per la giovane figlia, Blue Ivy.
KATY PERRY
A un evento elettorale pro-Obama Katy Perry ha sfoggiato un mini-abito blu, il caratteristico colore dell'Asino Democratico, con lo slogan della campagna per la rielezione del presidente. La cantante, che ha fatto campagna attiva per il presidente, ha interpretato alcuni successi, mentre sullo schermo scorrevano immagini di Obama, della moglie Michelle e dell'ex presidente, Bill Clinton.
ROMNEY
Di cantanti, attori o attrici a sostegno del Presidente Obama se ne contano a decine. Larga parte di Hollywood e dello star system americano si è da tempo schierata al fianco del più cinematografico dei presidenti americani . Tutti meno un paio. Per esempio “The Naked Cowboy”, originariamente Robert John Burck, ha fatto qualche giorno fa il suo endorsement (approvazione) ufficiale per Mitt Romney. Fisico scultoreo, cappello da cowboy, chitarra in ma..in mutande.
E’ una vera e propria celebrità americana che si occupa anche di politica: qualche anno fa si è candidato senza successo a sindaco di New York e ha annunciato di volersi candidare anche per la Casa Bianca. Poi ha cambiato idea e ha scelto di sostenere Romney.
La musica migliore sembra stare dalla parte dei democratici. Il menestrello James Taylor, il mitico Neil Young, il rocker Bon Jovi, il re del groove Stevie Wonder, Dave Matthews, i Foo Righters. Nel mondo del rap il consenso per il presidente uscente è quasi unanime da Will.I dei Black Eyed Peas (che nel 2008 trasformò “Yes we can” in una canzoncina) a Kanye West. Anche le vecchie leggende del blues come Buddy Guy o il re B.B. King non disdegnano affatto Barack Obama, tanto da avergli regalato una serata di apprezzabilissima musica dal vivo alla Casa Bianca. C’è poi Madonna che recentemente ha fatto pubblico il suo sostegno da un palco (“Votate sto c***o di Obama”).
RispondiEliminaMa ci sono indubbiamente due supporters musicali che troneggiano per impegno e per risonanza. Abbiamo letto sui giornali dell’infaticabile Bruce Springsteen, forse il più conosciuto musicista democratico da sempre impegnato politicamente a sostenere i candidati liberal. Chissà che il Boss, con le sue canzoni che parlano alla middle class bianca fatta di operai con le mani sporche di grasso, non sia utile a vincere preziosi grandi elettori nel Nord-Est industriale o in Stati chiave come l’Ohio o il Wisconsin.
E poi c’è lei, Beyoncé, la regina del Soul e moglie di un altro rapper e produttore “amico” di Obama. La sua voce si è spesso prestata in eventi a favore del presidente. Beyoncé e Jay-Z sono molto apprezzati da Barack e Michelle. Due personaggi del mondo della musica adatti a catturare l’attenzione dei più giovani ma anche di Stati in bilico con minoranze “nere” come la Virginia. Obama e la First Lady si augurano vivamente che Beyoncé abbia ancora un’occasione di farli danzare come fece nel 2009, nel giorno del giuramento del presidente, quando eseguì una splendida cover di E nell’altro campo? I repubblicani possono contare su innumerevoli gruppi country e South Rock provenienti dalla Bibble Belt, come Kid Rock, o il chitarrista Ted Nugent o quei mitici ed inossidabili sudisti dei Lynyrd Skynyrd che hanno suonato alla convention di Tampa e che con pezzi come Sweet Home Alabama o Simple Man toccano le corde degli elettori repubblicani attaccati ai valori tradizionali. “At Last” di Etta James.
C’è però da dire che sono capitati spesso degli strafalcioni musicali che hanno imbarazzato presidenti e candidati repubblicani. George W. Bush si dichiarò fan dei Creedence Clearwater Revival e John Fogerty, cantante e leader della band anni settanta, si affrettò a precisare che non amava il presidente. Stessa sorte qualche mese fa per il vice di Romney, Paul Ryan, che ha citato i Rage Against The Machine come band preferita.Piccata la risposta del chitarrista Tom Morello, da sempre molto impegnato a sinistra: “Paul Rayn è la personificazione della “macchina” contro cui noi scateniamo la nostra rabbia (Paul Ryan Is the Embodiment of the Machine Our Music Rages Against)”
Insomma, in un anno elettorale anche i gusti musicali sono oggetto di dibattito, e gli stessi musicisti si lasciano andare a schermaglie nell’appoggiare un candidato o l’altro. Per ritrovare la fraternità, sia i sostenitori di Obama che quelli di Romney potranno sempre tornare alle radici e alle canzoni che parlano a tutti gli americani, come l’inno nazionale, l’immancabile “America the Beautiful”, o ancora una splendida “America” scritta e interpretata dal britannico Hugh Laurie (l’attore di dottor House) dal testo molto significativo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/11/07/elezioni-usa-obama-vs-romney-segui-lora-per-ora-risultati-dellelection-day/405538/
RispondiEliminaBeyoncé prende carta e penna e scrive. Non una canzone o una lettera qualunque: il destinatario è Barack Obama. La cantante statunitense ha così voluto dare il suo contributo e unirsi al marito Jay-Z per la spinta finale al leader democratico in vista delle elezioni di domani. In una lettera aperta, ha espresso in maniera toccante tutto il suo rispetto, nonché la sua "adorazione" per il presidente.
RispondiEliminaNel messaggio, pubblicato sul suo sito web, la cantante ha scritto: "Presidente Obama, ogni giorno vediamo il suo cuore e carattere che ispirano tutti noi a fare di più. Lei è il leader che deve portarci da dove siamo a dove dobbiamo essere. E' il motivo per cui mia figlia e nipote cresceranno sapendo che potranno effettivamente essere tutto ciò che vogliono essere. Tutto il mio rispetto e la mia adorazione, Beyonce".
La cantante, che di recente è stata a New York con Jay-Z per una raccolta fondi a favore di Obama, aveva scritto una nota simile per la moglie del politico americano, la First Lady Michelle Obama, definendola un modello per la giovane figlia, Blue Ivy.
George Clooney è stato il primo. Madonna la più eccentrica. Katy Perry la più originale. Morgan Freeman il più persausivo. Tante le star di Hollywood e della musica a dare il loro appoggio al presidente.
Il primo a scendere in campo a favore di Obama è stato lui, il solito George Clooney. A sei mesi dal voto l'attore e regista ha messo in piedi una cena di gala, a casa sua, con l'obiettivo di raccogliere fondi per la campagna elettorale. 150 gli invitati tra cui lo stesso Obama. Ognuno dei commensali ha firmato assegni per 40mila dollari: al termine della serata sono stati raccolti 15 milioni.
KATY PERRY, CONCERTO E LOGO SULLE UNGHIE. Sceglie sempre un’esibizione dal palco la cantante Katy Perry: l'idolo della teenagers durante un concerto ha indossato una maglietta con la scritta Obama. Di passaggio a Las Vegas, Katy si è letteralmente "travestita" da scheda elettorale, lasciando annerita la casella con accanto il nome di Obama. La popstar è arrivata addirittura a farsi dipingere il logo del Partito Democratico sulle unghie. A un evento elettorale pro-Obama Katy Perry ha sfoggiato un mini-abito blu, il caratteristico colore dell'Asino Democratico, con lo slogan della campagna per la rielezione del presidente. La cantante, che ha fatto campagna attiva per il presidente, ha interpretato alcuni successi, mentre sullo schermo scorrevano immagini di Obama, della moglie Michelle e dell'ex presidente, Bill Clinton. Ha anche citato Obama durante un suo concerto, il quale ha risposto con ringraziamenti e saluti: http://video.corriere.it/katy-perry-canta-obama-/c020abf6-1e89-11e2-83ec-606b68a0023b
I cantanti e i personaggi famosi favorevoli alla candidatura di Obama, sono davvero molti, le eccezioni che vedono, invece, come favorito Romney sono solamente un paio. I “The Naked Cowboy”, per esempio, originariamente Robert John Burck, ha fatto qualche giorno fa il suo endorsement (approvazione) ufficiale per Mitt Romney. Fisico scultoreo, cappello da cowboy, chitarra in ma..in mutande.
E’ una vera e propria celebrità americana che si occupa anche di politica: qualche anno fa si è candidato senza successo a sindaco di New York e ha annunciato di volersi candidare anche per la Casa Bianca. Poi ha cambiato idea e ha scelto di sostenere Romney.