Nel 301, cioè nel diciottesimo anno di regno, Diocleziano si decide a emettere uno dei provvedimenti più articolati del suo principato e lo fa con il consenso degli altri tre tetrarchi che, infatti, compaiono tra i firmatari della legge: si tratta del celeberrimo edictum de pretiis rerum venialum , cioè della legge sui prezzi delle merci. Questo testo ha un'innegabile valore storico, al di là degli effetti che produsse, giacché fotografa, involontariamente ma necessariamente, la realtà economica dell'impero nelle sue varietà merceologiche, nel numero, la retribuzione e la forma degli emolumenti dei diversi mestieri artigiani, nel numero dei porti e degli scali marittimi e delle rotte commerciali. Insomma fornisce una messe di notizie davvero notevole, notizie che possono essere usate anche retrospettivamente. Diocleziano e i suoi colleghi censiscono tutto. Le unità di misura utilizzate sono, solitamente, il modium castrense, per i prodotti agricoli, la libbra per