Panormita Antonio Beccadelli nacque a Palermo alla fine del 1300, lasciò la Sicilia nel l4l9, studiò e operò via via a Firenze, Padova, Siena, Bologna , Roma e Genova. A Bologna aveva pubblicato la sua opera più discussa: l'Hermafroditus, una raccolta di ottanta epigrammi a carattere satirico, erotico, encomiastico, ispirato principalmente a Catullo e Marziale. Grazie alla fama procuratagli da quest'opera ottenne un sistemazione presso la corte viscontea. Nominato poeta di corte alla fine del 1429, ottenne una cattedra di retorica a Pavia e fu per molti anni l'esponente di spicco della cultura lombarda. Durante il periodo lombardo, segnato da aspre polemiche che lo costrinsero, infine, a lasciare Milano, il Panormita non produsse molte opere. Nel 1434 lasciò la corte viscontea per quella aragonese di Napoli, qui fu per vari decenni il personaggio di maggiore spicco della cultura napoletana. La sua importanza fu dovuta soprattutto all'opera di diffusione