Passa ai contenuti principali

Le città 1: Priene vs Canberra

 


Il Monte Micale si trova nella valle del Menandro un fiume dall’ampio bacino che sfocia sulle coste occidentali della Turchia. Sulle sue pendici, nel III secolo a.C. fu progettata Priene, uno straordinario esempio di città classica: la pianta era ortogonale e tutte le vie s intersecavano ad angolo retto.Il sito era suddiviso in due terrazze cosicché alla città bassa (asty), si contrapponeva la città alta (acropoli) conferendo un armonioso movimento all’intero volto urbano.
Al centro c’era l’agorà, splendida piazza rettangolare, cinta da un porticato e circondata dai palazzi pubblici. Mezza piazza era dedicata alle attività economiche, l’altra metà alle funzioni pubbliche. L’agorà dava un cuore alla città e, insieme ai templi, esprimeva il controllo sui territori circostanti (kora).

Venti secoli dopo, nei territori montuosi del sud dell’Australia viene fondata Canberra. È il 1908. La città è eletta capitale del Commonwelth d’Australia. È lontana dalla vie di comunicazione, ma è posta il un luogo molto bello sulle sponde del Lago Burley. La pianta è caratterizzata dall’unione di due sezioni concentriche attorno a un grande spazio adibito a verde.
Si pensava che Canberra sarebbe rimasta una sorta di monumento all’unità del Continente: graziosa, ma isolata e incapace dei influenzare il suo intorno. Non andò così: ora Canberra è una città prospera e ben collegata

Priene e Camberra sono due esempi opposti di città. Non centra la distanza nello spazio e nel tempo. La vera differenza è che Priene nasce lungo una via di comunicazione (il fiume) e possiede già in partenza le caratteristiche che ne hanno fatto una capitale. Canberra, invece, no; è nata senza le prerogative del genere, ma le ha prodotte.


La letteratura geografica riguardo alle città si è sforzata di studiare tre cose:
1. Perché la città sia sorta in quel determinato luogo
2. Perché la città abbia assunto quelle dimensioni e abbia dato vita a quel paesaggio
3. Perché la città abbia assunto quelle funzioni
Anche noi faremo la stessa cosa

Commenti

Post popolari in questo blog

Cori descrittivi di stati d’animo di Didone, Giuseppe Ungaretti

Da lechat93.wordpress.com [...] un suggestivo viaggio alla scoperta di Giuseppe Ungaretti, quello più complesso e allegorico. Le sue parole dicono sempre di più di quel che sembra, chiaro, l’avevamo capito, ma che potesse arrivare a tanto non l’avrei mai immaginato. Classicità e modernismo, Virgilio e Leopardi, Tasso e Freud.. Che dire..ce ne sarebbero di cose da dire. Forse un giorno (magari a luglio) metterò insieme gli appunti di oggi perché ne vale davvero la pena! Per il momento non posso far altro che riportare le parole di Ungaretti che nascondono così tanti significati e, ancora una volta, essere felice. Perché sarà sciocco ma queste cose mi fanno sentire viva, privilegiata, fortunata e estremamente felice. * dimenticavo.. ecco come Ungaretti parla della sua opera: “Sono 19 cori che vogliono descrivere drammaticamente il distacco  degli ultimi barlumi di giovinezza da una persona, oppure da una  civiltà, poiché anche le civiltà nascono, crescono, declinano e...

La bottega dello storico: l'incoronazione di Carlo Magno

Lo Storico è lo scienziato che si occupa  di scrivere la storia degli avvenimenti che hanno coinvolto l’umanità. Come fa? Come lavora uno storico? Innanzitutto va chiarito che lo storico scrive la sua interpretazione dei fatti basandosi sulle fonti storiche. Il procedimento si articola in cinque fasi: Si ricercano le fonti   Si analizzano le fonti e si stabilisce se sono vere o false  Si catalogano documenti e reperti, si determina la loro provenienza e se ne propone una datazione.  Si confrontano le fonti  Si collocano i fatti in ordine cronologico e se ne propone un'interpretazione. raccontano. 25/12/800: L'incoronazione di Carlo Magno, un confronto tra le fonti  a cura di Camilla Galeazzi e Kevin Paoltroni L’evento dell’incoronazione è ampiamente documentato, ma sul modo in cui questa avvenne le fonti presentano per ognuna sfumature e particolarità di notevole interesse. Dell’incoronazione imperiale possediamo sei diversi ...

La città 6 - Funzioni urbane

La città è soprattutto una costruzione sociale, è il frutto di un processo di accentramento di persone e attività. Essa organizza la vita degli abitanti secondo le regole della convivenza e crea continue opportunità di incontro e di comunicazione, in accordo con il ruolo che ogni individuo ricopre. La città svolge varie funzioni, che nei secoli sono diventate via via più complesse.  Si possono distinguere due tipi di funzioni: - Funzioni basilari che riguardano servizi necessari alla vita dei cittadini ( abitazione , commercio al dettaglio ); sono diffuse capillarmente, perché hanno un ambito di diffusione breve. - Funzioni banali che sono più rare, perché hanno un ambito di diffusione ampio. Non tutti gli autori concordano, ma possima indicare come funzioni banali: Commercio specializzato ,  Culturale-turistica (Museo, Università, teatro, biblioteca, mass media, , turismo e tempo libero, palestre, cinema, festival, sagre…), Direzionale (Comune, Provincia, R...